L’esercito siriano attacca i terroristi
1. Siria
Il portale di notizie Al-Masdar riporta che l’esercito siriano ha lanciato attacchi di razzi e artiglieria contro posizioni terroristiche del gruppo Jebhat al-Nusra bandito nella Federazione Russa nei pressi di Afis nella provincia di Idlib. Si sottolinea che il comando delle forze armate della repubblica ha ripetutamente messo in guardia nei giorni scorsi che non intende tollerare gruppi di bande in quest’area. L’esercito siriano sottolinea che la creazione da parte dei terroristi di un avamposto in Afis e lo spiegamento di rinforzi lì rappresentano una minaccia per le forze governative dispiegate nel sud e nell’est di Idlib. Viola inoltre l’accordo di cessate il fuoco nella zona di de-escalation settentrionale del 5 marzo. Al-Masdar riferisce che l’artiglieria siriana attaccò anche basi di militanti del Partito islamico del Turkestan, che bombardarono ripetutamente villaggi pacifici di Idlib e Hama, che sono protetti dalle truppe siriane.
2. Siria
La SANA riferisce che i sistemi di difesa aerea siriani hanno respinto un attacco israeliano nella regione di Palmyra, nella parte orientale di Homs. Le forze di difesa aerea siriane sono riuscite a colpire diversi missili nemici nel cielo sopra Palmyra prima che raggiungessero obiettivi di terra. Al Mayadeen riferisce che gli aerei israeliani hanno lanciato razzi presso strutture militari situate a nord dell’aeroporto di Palmyra. L’agenzia TASS riferisce che i rappresentanti delle forze di difesa israeliane si sono rifiutati di commentare le notizie di attacchi israeliani nella regione di Palmyra.
3.Libano
In Libano, gli attivisti hanno organizzato una manifestazione in auto personali sullo sfondo di una riunione legislativa del parlamento, la manifestazione è stata associata al malcontento pubblico per il peggioramento della crisi economica e la mancanza di lavoro, ha riferito RIA Novosti. Riferito su piccoli convogli in diverse parti di Beirut e dei suoi sobborghi. Gli attivisti conducono l’azione nel rispetto delle norme stabilite dall’attuale regime di emergenza epidemiologica (mobilitazione civile) nel quadro della lotta contro il coronavirus. Secondo i partecipanti al «movimento popolare», tale azione è una continuazione del massiccio movimento antigovernativo iniziato il 17 ottobre contro le attuali politiche economiche delle autorità e della corruzione. In precedenza, diverse manifestazioni di massa hanno avuto luogo a Tripoli nel nord del Libano. I manifestanti sono rimasti nella piazza centrale anche dopo l’inizio del coprifuoco, chiedendo alle autorità di prendere le misure necessarie e «impedire alle persone di morire di fame».
4. Iran
Il portavoce della Corte suprema iraniana Golyam Hossein Ismaily ha dichiarato che le autorità iraniane hanno temporaneamente rilasciato più di 1 mila prigionieri stranieri dalle carceri a causa della minaccia della diffusione del coronavirus. La decisione sulla liberazione temporanea, o vacanza, per un certo numero di prigionieri sullo sfondo della diffusione del coronavirus, le autorità iraniane hanno preso all’inizio di marzo. Il giudice supremo Ebrahim Raisi ha affermato che «i prigionieri vengono rilasciati in modo da non mettere in pericolo la sicurezza pubblica». Si nota che circa 100 mila persone che erano nelle carceri iraniane hanno approfittato dell’intera vacanza.
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